EMERGENZA CoVid -19 - indicazioni generali per la gestione dei rifiuti (consiglio SNPA del 18 marzo 2020 e ISPRA del 23 marzo 2020).
EMERGENZA CoVid -19, indicazioni generali per la gestione dei rifiuti
(consiglio SNPA del 18 e 23 marzo 2020).
Gestione Rifiuti. Recependo il contenuto della nota dell’Istituto Superiore di Sanità, protocollo n. 8293 del 12 marzo 2020, emanata per dettare le modalità operative per la gestione dei rifiuti urbani, nella situazione di emergenza relativa alla trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV-2, il consiglio SNPA, ha approvato in data 23 marzo le prime indicazioni generali per la gestione dei rifiuti – emergenza- CoVid-19.
Fermo restando che la raccolta dei rifiuti urbani e speciali sono servizi essenziali, oltre alla raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati deve essere garantito anche il servizio della raccolta differenziata da attuarsi secondo quanto stabilito in ciascun contesto territoriale.
Nelle indicazioni fornite dall’ISS la provenienza dei rifiuti viene distinta in:
1. Rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
2. Rifiuti urbani prodotti dalla popolazione generale, in abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
I rifiuti urbani provenienti dalle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria, devono essere considerati equivalenti a quelli che si possono generare in una struttura sanitaria, come definita dal DPR 254/2003.
In tale contesto, all’interno delle strutture sanitarie devono essere applicate le prescrizioni del DPR stesso; nello specifico i rifiuti andrebbero raccolti in idonei imballaggi a perdere, di colore diverso ed etichettati con rischio infettivo esclusa se sterilizzati.
Relativamente a quelli prodotti fuori dalle strutture sanitarie, la Circolare ISS del 19/03/2020 cita l’art. 15 del DPR 254/2003 “I rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, ai sensi dell’art. 2 comma 1, lettera d), devono essere gestiti con le stesse modalità dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.
Però in considerazione della difficoltà nella gestione di tali rifiuti sanitari infettivi di provenienza domestica o assimilata tale, ovvero difficoltà nel reperire contratti con ditte specializzate, l’ISS in deroga alla normativa speciale, ha ritenuto opportuno semplificare la gestione dei tali rifiuti:
Soggetti positivi al tampone o in quarantena obbligatoria
Nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, sia interrotta la raccolta differenziata, ove in essere, e che tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, siano considerati indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme (indifferenziati).
Per la raccolta dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, possibilmente utilizzando un contenitore a pedale.
Si raccomanda di:
- chiudere adeguatamente i sacchi utilizzando guanti mono uso;
- non schiacciare e comprimere i sacchi con le mani;
- evitare l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti i sacchetti di rifiuti;
- smaltire il rifiuto dalla propria abitazione quotidianamente con le procedure in vigore sul territorio (esporli fuori dalla propria porta negli appositi contenitori, o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada).
Soggetti non positivi e non in quarantena obbligatoria
Per le abitazioni in cui non sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, si raccomanda di:
- mantenere le procedure in vigore nel territorio di appartenenza, non interrompendo la raccolta differenziata.
- A scopo cautelativo fazzoletti o rotoli di carta, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati, classificati con il CER 200301.
- Dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della resistenza meccanica dei sacchetti.
- chiudere adeguatamente i sacchetti, utilizzando guanti monouso, senza comprimerli, utilizzando legacci o nastro adesivo e di smaltirli come da procedure già in vigore (esporli fuori dalla propria porta negli appositi contenitori, o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada).
Inoltre,
- Se provenienti dai soggetti positivi o in quarantena obbligatoria, vengono avviati a incenerimento senza alcun trattamento preliminare o,
- dove tale modalità non può essere attuata i rifiuti vengono conferiti presso gli impianti di trattamento meccanico biologico se garantiscono l’igienizzazione del rifiuto nel corso del trattamento biologico (bioessiccazione o biostabilizzazione) e la protezione degli addetti dal rischio biologico agli impianti di sterilizzazione o direttamente in discarica senza trattamento preliminare.
In tutti gli altri casi, i rifiuti indifferenziati sono trattati secondo le procedure vigenti sul territorio e gestiti con le consuete modalità di trattamento e applicando le necessarie precauzioni.
L’ISPRA con la nota del 23 marzo 2020, interviene per indirizzare gli impianti destinatari a:
- Garantire gli spazi adeguandoli alla maggiore quantità in ingresso, anche in funzione del rischio incendio;
- Rispetto delle norme tecniche di stoccaggio e gestione dei percolamenti;
- Adeguare sistemi di copertura, anche mobili, per limitare l’infiltrazione delle acque meteoriche e mitigare le emissioni odorigene;
invita altresì gli impianti, ove necessario a:
- Incrementare le capacità di stoccaggio;
- Garantire l’avvio ad incenerimento per i rifiuti sanitari infetti provenienti da abitazioni con popolazione positivi al tampone o in quarantena;
- Garantire comunque lo smaltimento in discarica dei rifiuti infetti per i quali si riscontrano problemi di avvio all’incenerimento;
- Riprogrammare le attività di autocontrollo nei casi di riscontrate difficoltà con i servizi tecnici specializzati (laboratori, società specializzate, ecc…).
Raccomandazioni per gli operatori del settore di raccolta e smaltimento rifiuti
Relativamente agli operatori del settore dell’igiene ambientale (Raccolta e Smaltimento Rifiuti) si raccomanda l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI), come da gestione ordinaria, in particolare di mascherine (filtranti facciali) FFP2 o FFP3 (in quest’ultimo caso, compatibilmente con la valutazione del rischio in essere in azienda). Si raccomanda inoltre di effettuare in maniera centralizzata:
- la pulizia delle tute e degli indumenti da lavoro, riducendo al minimo la possibilità di disperdere il virus nell’aria (non scuotere o agitare gli abiti), sottoponendo le tute e gli indumenti a lavaggi e seguendo idonee procedure (lavaggio a temperatura di almeno 60°C con detersivi comuni, possibilmente aggiungendo disinfettanti tipo perossido di idrogeno o candeggina per tessuti);
- la sostituzione dei guanti da lavoro non monouso, nella difficoltà di sanificarli, ogni qualvolta l’operatore segnali al proprio responsabile di aver maneggiato un sacco rotto e/o aperto;
- la sanificazione e la disinfezione della cabina di guida dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti urbani dopo ogni ciclo di lavoro, facendo particolare attenzione ai tessuti (es., sedili) che possono rappresentare un sito di maggiore persistenza del virus rispetto a volante, cambio, ecc., più facilmente sanificabili. Tuttavia è da tenere in considerazione la necessità di non utilizzare aria compressa e/o acqua sotto pressione per la pulizia, o altri metodi che possono produrre spruzzi o possono aerosolizzare materiale infettivo nell’ambiente. L’aspirapolvere deve essere utilizzato solo dopo un’adeguata disinfezione. È consigliato l’uso di disinfettanti (es: a base di alcol almeno al 75% v/v) in confezione spray.
26/03/2020
WWW.CONSULENZAGESTIONERIFIUTI.IT
EMERGENZA CoVid -19, indicazioni generali per la gestione dei rifiuti
(consiglio SNPA del 18 e 23 marzo 2020).
Gestione Rifiuti. Recependo il contenuto della nota dell’Istituto Superiore di Sanità, protocollo n. 8293 del 12 marzo 2020, emanata per dettare le modalità operative per la gestione dei rifiuti urbani, nella situazione di emergenza relativa alla trasmissione dell’infezione da virus Sars-CoV-2, il consiglio SNPA, ha approvato in data 23 marzo le prime indicazioni generali per la gestione dei rifiuti – emergenza- CoVid-19.
Fermo restando che la raccolta dei rifiuti urbani e speciali sono servizi essenziali, oltre alla raccolta dei rifiuti urbani indifferenziati deve essere garantito anche il servizio della raccolta differenziata da attuarsi secondo quanto stabilito in ciascun contesto territoriale.
Nelle indicazioni fornite dall’ISS la provenienza dei rifiuti viene distinta in:
1. Rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
2. Rifiuti urbani prodotti dalla popolazione generale, in abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
I rifiuti urbani provenienti dalle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria, devono essere considerati equivalenti a quelli che si possono generare in una struttura sanitaria, come definita dal DPR 254/2003.
In tale contesto, all’interno delle strutture sanitarie devono essere applicate le prescrizioni del DPR stesso; nello specifico i rifiuti andrebbero raccolti in idonei imballaggi a perdere, di colore diverso ed etichettati con rischio infettivo esclusa se sterilizzati.
Relativamente a quelli prodotti fuori dalle strutture sanitarie, la Circolare ISS del 19/03/2020 cita l’art. 15 del DPR 254/2003 “I rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, ai sensi dell’art. 2 comma 1, lettera d), devono essere gestiti con le stesse modalità dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.
Però in considerazione della difficoltà nella gestione di tali rifiuti sanitari infettivi di provenienza domestica o assimilata tale, ovvero difficoltà nel reperire contratti con ditte specializzate, l’ISS in deroga alla normativa speciale, ha ritenuto opportuno semplificare la gestione dei tali rifiuti:
Soggetti positivi al tampone o in quarantena obbligatoria
Nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, sia interrotta la raccolta differenziata, ove in essere, e che tutti i rifiuti domestici, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, i teli monouso, mascherine e guanti, siano considerati indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme (indifferenziati).
Per la raccolta dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, possibilmente utilizzando un contenitore a pedale.
Si raccomanda di:
- chiudere adeguatamente i sacchi utilizzando guanti mono uso;
- non schiacciare e comprimere i sacchi con le mani;
- evitare l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti i sacchetti di rifiuti;
- smaltire il rifiuto dalla propria abitazione quotidianamente con le procedure in vigore sul territorio (esporli fuori dalla propria porta negli appositi contenitori, o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada).
Soggetti non positivi e non in quarantena obbligatoria
Per le abitazioni in cui non sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, si raccomanda di:
- mantenere le procedure in vigore nel territorio di appartenenza, non interrompendo la raccolta differenziata.
- A scopo cautelativo fazzoletti o rotoli di carta, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati, classificati con il CER 200301.
- Dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della resistenza meccanica dei sacchetti.
- chiudere adeguatamente i sacchetti, utilizzando guanti monouso, senza comprimerli, utilizzando legacci o nastro adesivo e di smaltirli come da procedure già in vigore (esporli fuori dalla propria porta negli appositi contenitori, o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada).
Inoltre,
- Se provenienti dai soggetti positivi o in quarantena obbligatoria, vengono avviati a incenerimento senza alcun trattamento preliminare o,
- dove tale modalità non può essere attuata i rifiuti vengono conferiti presso gli impianti di trattamento meccanico biologico se garantiscono l’igienizzazione del rifiuto nel corso del trattamento biologico (bioessiccazione o biostabilizzazione) e la protezione degli addetti dal rischio biologico agli impianti di sterilizzazione o direttamente in discarica senza trattamento preliminare.
In tutti gli altri casi, i rifiuti indifferenziati sono trattati secondo le procedure vigenti sul territorio e gestiti con le consuete modalità di trattamento e applicando le necessarie precauzioni.
L’ISPRA con la nota del 23 marzo 2020, interviene per indirizzare gli impianti destinatari a:
- Garantire gli spazi adeguandoli alla maggiore quantità in ingresso, anche in funzione del rischio incendio;
- Rispetto delle norme tecniche di stoccaggio e gestione dei percolamenti;
- Adeguare sistemi di copertura, anche mobili, per limitare l’infiltrazione delle acque meteoriche e mitigare le emissioni odorigene;
invita altresì gli impianti, ove necessario a:
- Incrementare le capacità di stoccaggio;
- Garantire l’avvio ad incenerimento per i rifiuti sanitari infetti provenienti da abitazioni con popolazione positivi al tampone o in quarantena;
- Garantire comunque lo smaltimento in discarica dei rifiuti infetti per i quali si riscontrano problemi di avvio all’incenerimento;
- Riprogrammare le attività di autocontrollo nei casi di riscontrate difficoltà con i servizi tecnici specializzati (laboratori, società specializzate, ecc…).
Raccomandazioni per gli operatori del settore di raccolta e smaltimento rifiuti
Relativamente agli operatori del settore dell’igiene ambientale (Raccolta e Smaltimento Rifiuti) si raccomanda l’adozione di dispositivi di protezione individuale (DPI), come da gestione ordinaria, in particolare di mascherine (filtranti facciali) FFP2 o FFP3 (in quest’ultimo caso, compatibilmente con la valutazione del rischio in essere in azienda). Si raccomanda inoltre di effettuare in maniera centralizzata:
- la pulizia delle tute e degli indumenti da lavoro, riducendo al minimo la possibilità di disperdere il virus nell’aria (non scuotere o agitare gli abiti), sottoponendo le tute e gli indumenti a lavaggi e seguendo idonee procedure (lavaggio a temperatura di almeno 60°C con detersivi comuni, possibilmente aggiungendo disinfettanti tipo perossido di idrogeno o candeggina per tessuti);
- la sostituzione dei guanti da lavoro non monouso, nella difficoltà di sanificarli, ogni qualvolta l’operatore segnali al proprio responsabile di aver maneggiato un sacco rotto e/o aperto;
- la sanificazione e la disinfezione della cabina di guida dei mezzi destinati alla raccolta dei rifiuti urbani dopo ogni ciclo di lavoro, facendo particolare attenzione ai tessuti (es., sedili) che possono rappresentare un sito di maggiore persistenza del virus rispetto a volante, cambio, ecc., più facilmente sanificabili. Tuttavia è da tenere in considerazione la necessità di non utilizzare aria compressa e/o acqua sotto pressione per la pulizia, o altri metodi che possono produrre spruzzi o possono aerosolizzare materiale infettivo nell’ambiente. L’aspirapolvere deve essere utilizzato solo dopo un’adeguata disinfezione. È consigliato l’uso di disinfettanti (es: a base di alcol almeno al 75% v/v) in confezione spray.
26/03/2020
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Luca D'Alessandris